Domande, risposte, problemi, soluzioni e consigli

Domande, risposte, problemi, soluzioni e consigli

Di Cesare Re
www.fotopercorsi.com

Durante i nostri corsi e workshop di fotografia sono parecchie le domande che vi vengono poste, così come le curiosità che alcuni argomenti possono suscitare. Alcuni quesiti possono essere ritenuti semplici o banali, ma in realtà non lo sono. In fotografia non esistono domande inopportune o poco sensate…..per lo meno…….sono proprio rarissime….
1) Perché la spia dell’autofocus mi segnala la perfetta messa a fuoco del soggetto, ma continuo a vedere sfocato nel mirino ?

Molte volte, per errore, si inserisce la correzione diottrica, ovvero una ghiera (con una posizione verso il meno e una verso il più, posta in genere sul pentaprisma) che consente ai portatori di occhiali di regolare direttamente il mirino, a seconda dei loro problemi di vista. Se viene inserita per errore, coloro che non hanno problemi di vista, vedranno il soggetto sfocato. Insomma, come quando mettete degli occhiali da miope senza esserlo.

quest
Per utilizzare l’autofocus in situazioni di questo tipo è opportuno mettere e fuoco sul bordo tra il tronco e il cielo

2) Perché la macchina fotografica non scatta ?

Premo il pulsante di scatto e non succede nulla. Nella maggior parte dei casi avete l’autofocus inserito e state puntando il sensore di messa a fuoco su una superficie uniforme, monocolore, come per esempio un muro o il cielo azzurro. L’autofocus agisce sul contrasto. Sul cielo, per esempio, è necessario puntare la messa a fuoco sullo stacco tra le nubi e l’azzurro. Oppure state scattando con un soggetto a breve distanza, troppo breve. Ogni ottica ha una sua distanza minima di messa a fuoco. Se si è troppo vicini e si supera la suddetta distanza, la fotocamera non scatta.

3) E’ sempre meglio utilizzare un obiettivo superluminoso, tipo f 1,4, f 2, f 2,8 ?

Dipende da quello che si deve fotografare. Nella fotografia sportiva, o comunque, con poca luce, tipo in teatro o nei concerti è spesso determinante usare obiettivi molto luminosi. Anche se oggi è possibile alzare molto gli iso, a volte avere uno stop di luminosità in più può essere determinante. Non è tanto una questione di qualità, poiché, spesso, le ottiche meno luminose sono di qualità superiore, perchè più semplici da costruire (per esempio 50 1,8 e 50 1,4). Pensate anche alla differenza di costo e peso tra un 300 2,8 e un 300 4. Il primo può costare tranquillamente, anche tre, quattro volte di più e pesare anche più del doppio.

4) Se necessito di una profondità di campo molto estesa, posso chiudere tutto il diaframma ?

Si, ma devo essere consapevole del calo di qualità che dovrà subire l’ottica totalmente diaframmata. La diffrazione è accentuata a diaframmi chiusi, così come la presenza di flare, che in controluce tende ad aumentare notevolmente.

a volte si può sfruttare il vento come elemento creativo, rendendo il mosso dei fiori. Il vento può sporcare il sensore durante il cambio dell'ottica
a volte si può sfruttare il vento come elemento creativo, rendendo il mosso dei fiori. Il vento può sporcare il sensore durante il cambio dell’ottica

5) Come prevenire lo sporco sul sensore ?

Tutte le fotocamere che consentono di cambiare l’ottica, nel momento della sostituzione della stessa, si espongono al rischio di deposito di polvere, sabbia, acqua e salsedine sul sensore. Sarà, quindi, opportuno limitare al minimo i cambi di ottica durante giornate ventose, o in spiaggia o sotto la pioggia. Se piove, rivolgete il sensore verso il basso, facendogli scudo con il proprio corpo. Sabbia e salsedine sono gli elementi peggiori e più dannosi che si possano depositare sul sensore. Attenzione, quindi e soprattutto, durante le mareggiate. Nonostante le dovute precauzioni è bene ricordare che il sensore andrebbe pulito periodicamente, da mani esperte. Evitate il fai da te, soprattutto l’utilizzo di bombolette ad aria compressa.

6) Zaini, borse fotografiche e sensore……

Una volta ogni tanto andrebbero pulite anche le borse o le custodie fotografiche, ricettacolo di “elementi estranei” che possono contribuire a creare “depositi” sul sensore.

Utilizzare uno zoom di qualità, come il Nikkor 24-70 2,8, consente di scattare anche con poca luce, sfruttando la luminosità elevata.
Utilizzare uno zoom di qualità, come il Nikkor 24-70 2,8, consente di scattare anche con poca luce, sfruttando la luminosità elevata.

7) E i superzoom ? Gli zoom con notevole escursione focale hanno una buona qualità ottica ?

Dipende dagli zoom stessi. Alcuni sono di buona qualità ottica, altri meno. Si consiglia di utilizzare zoom che comprendano lo stesso tipo di focali, per esempio zoom tele, ovvero che abbiano un’escursione focale da teleobiettivo a teleobiettivo. Per esempio 170-500; 80-400; 100-400, ecc. Oppure zoom grandangolari, tipo: 20-35; 18-35; 14-24, ecc, con tutte le focali grandangolari. Ovviamente anche zoom tipo 24-70; 28-70; ecc , magari ad apertura costante di f 2,8 sono ottiche eccellenti. Meno performanti, invece, ma tanto comodi i vari 18-300, 28-300, ecc.

8 ) Filtro UV ?

Sono filtri neutri, cosiddetti di protezione. Non introducono dominanti di colore o modifiche sostanziali all’immagine, ma proteggono la lente frontale dell’obiettivo da polvere, sabbia, umidità e urti accidentali. E’ vero che utilizzare un elemento in più davanti ad un obiettivo con un

suo schema ottico proprio provoca un leggero decadimento di qualità, ma la cosa è spesso impercettibile. I benefici, però, sono maggiori di eventuali problemi. Consiglio, quindi, di utilizzare sempre un filtro di protezione.

9) Treppiede

 

 Per essere stabile deve pesare circa una vola e mezzo quello che intendete metterci sopra. In genere, più è pesante e più è stabile. Eccezione sono i moderni cavalletti in carbonio, leggeri, stabili e costosi. I migliori cavalletti hanno la testa separata dalle gambe, in modo da poter scegliere la giusta combinazione, a seconda dell’utilizzo.

10) Fotografia di fiori in giornate ventose

Per schermare il vento possiamo aiutarci con un pannello riflettente, da usarsi non per la sua funzione specifica, ma come vera e propria barriera fisica. Possiamo anche sfruttare il vento come elemento della foto e riprendere i fiori con un tempo di posa lungo, evidenziandone il movimento.

 

Il treppiede dovrebbe pesare circa 1,5 volte il peso che deve sostenere.
Il treppiede dovrebbe pesare circa 1,5 volte il peso che deve sostenere.

filtro-uv_protezione
L’utilizzo di un filtro UV protegge la lente frontale da eventuali schizzi d’acqua.

Recent Work