Problemi di trasporto?

Come trasportare reflex e obiettivi in montagna, o durante un’escursione fotografica a piedi

di Cesare Re

FotoPerCorsi

Tutti i fotografi hanno “problemi di trasporto”, soprattutto chi deve muoversi su terreni accidentati o chi si appresta ad intraprendere un gita in montagna. Anche la più semplice delle uscitepresuppone l’utilizzo di uno zaino, per riporre vestiti di ricambio, generi di conforto e tutto il necessario. Se il trekking dura più giorni, o prevede ascensioni in quota, si deve necessariamente aggiungere altro: sacco a pelo, tenda, fornellino e, a volte, anche materiale alpinistico vario (piccozza, ramponi, ecc.). Lo spazio per il trasporto dell’attrezzatura fotografica diviene, quindi, piuttosto limitato. I problemi sono numerosi: il peso, l’ingombro e il “contenitore”. Dopo anni di escursioni ho tragicamente dedotto che il modo migliore per trasportare l’attrezzatura non esiste, nel senso che ogni genere di borsa, zaino o tracolla presenta vantaggi e svantaggi.

Borsa

Vantaggi:  –  senza dubbio è il contenitore che consente l’accesso più immediato e veloce

all’attrezzatura.

–  Si sostituisce l’obiettivo o si estrae il necessario, senza fermarsi o

o appoggiarla a terra.

Svantaggi:  –  la borsa poggia su una spalla sola.

–  ad ogni passo oscilla, soprattutto in salita.

–  rende difficile superare passaggi di roccia esposti o con corde fisse dove si impiglia e

si incastra.

Zaino fotografico

Vantaggi:   –  possibilità di trasportare moltissima attrezzatura, anche pesanti teleobiettivi.

–  Il peso del carico è ben bilanciato sulle spalle

Svantaggi:  – dove riporre l’indispensabile per andare in montagna ? giacca a vento, maglione,

viveri, ecc.

Marsupio

Vantaggi:  – alcuni tipi sono leggeri e comodi da trasportare

– se ben legati (con cinghie tese) non ostacolano la camminata

Svantaggi:  – la loro capienza è limitata e se eccessivamente riempiti pendono verso i basso.

Personalmente ritengo che un buon modo per trasportare gli strumenti fotografici in montagna sia quello di combinare i diversi metodi, a seconda delle esigenze e del materiale. Lo zaino da montagna è assolutamente indispensabile per qualsiasi escursione (questo esclude a priori l’utilizzo di quello fotografico). In un modello sufficientemente capiente trovano posto tutto l’equipaggiamento, il cibo necessario e, eventualmente, il materiale alpinistico. Esistono zaini con tasche laterali con una capienza tale da potervi riporre obiettivi, a volte anche tele (attenzione a bilanciare sempre il carico). Nei negozi specializzati sono in vendita custodie imbottite per obiettivi e macchine fotografiche che consentono di mettere gli strumenti fotografici anche nel vano principale dello zaino, in assoluta sicurezza. Un’alternativa interessante può essere quella di avvolgere il materiale in maglioni e giacca e vento (attenzione se vi viene freddo ed estraete con disinvoltura gli abiti !). Il cavalletto può essere legato alle fibbie esterne, utilizzate, in genere, per piccozza o sacco a pelo. In una borsa fotografica a spalla, o in un marsupio, riporremo la reflex, con l’obiettivo principale montato, e un paio di ottiche leggere (importante regolare cinghie e tracolle in modo che la reflex balli il meno possibile). Alcune borse hanno i ganci che collegano gli spallacci al corpo centrale in plastica. Suggerirei di sostituirli con dei semplici moschettoni da montagna, in modo da evitare sorprese. Ideale sarebbe avere uno zaino sufficientemente capienteche consenta di riporre al suo interno la borsa o il marsupio. Sconsiglio vivamente di portare la reflex al collo, senza protezione. Qualche anno fa, lungo un passaggio attrezzato con funi metalliche, non ho riposto la F 90 X nello zaino perché volevo scattare alcune foto ad amici impegnati ad arrampicare sulla roccia. La mia macchina è sbattuta contro la roccia, proprio dalla parte dell’obiettivo, il glorioso Nikkor 35-70 2,8 afd. Per farla breve ho rotto il filtro Sky (per fortuna che era montato!), salvando così le lenti dell’ottica. Ho scattato diverse immagini che sono risultate poi rigate a causa delle crepe formatesi sul filtro, non visibili attraverso il mirino. Stavo scattando in diapositiva; ho dovuto, quindi, scansire tutte le immagini ed eliminare i graffi: un lavoraccio ! .  Volendo, per chi intenda tenere la reflex al collo esiste un sistema con ganci e fibbieche fissa la macchina al torace, aderendo perfettamente al corpo. Merita, infine, una breve citazione il giubbotto fotografico. Di qualsiasi tipo o materiale è poco traspirante e crea un poco piacevole “effetto sauna”. Trovo sia comodo solamente in pieno inverno o in alta quota (quando la temperatura è sempre piuttosto bassa), per riporvi una macchina e un solo obiettivo. L’ingombro è comunque limitato e, oltretutto, indossando il giubbotto sotto la giacca a vento, si protegge l’attrezzatura dal freddo. In definitiva, se non avete a disposizione un mulo o un gruppo di portatori, conviene comunque utilizzare il buon vecchio zaino da montagna !

Produttori si zaini e borse

Lowepro, Tamrac, Manfrotto, Reporter, Cullman, F – Stop

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