Teleobiettivo da 300 mm, f 2.8 o f 4 ?

Teleobiettivo da 300 mm, f 2,8 o f 4 ? 

Di Cesare Re

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Stormo in volo; Nikon D800; Nikkor 300 f4 af
Stormo in volo; Nikon D800; Nikkor 300 f4 af

Il 300 mm f 2,8 è uno degli obiettivi professionali per eccellenza, sia per la focale, sia per la luminosità massima elevatissima. Le varie aziende produttrici di ottiche e lenti investono molto del proprio know how per lo studio e la realizzazione di questi obiettivi, un po’ come se questi fossero una sorta di portabandiera per il marchio. Ma quali sono le differenze tra un 300 mm f 2,8 e un 300 mm f 4 ?

Qualità 

Ippopotamo; Nikon F90 X; Nikkor 300 f4 af
Ippopotamo; Nikon F90 X; Nikkor 300 f4 af

In genere la qualità del modello f 2,8 è maggiore, ma non sempre. In alcuni casi, il livello qualitativo delle due ottiche è molto simile. Ovviamente parliamo di modelli progettati nello stesso arco temporale. Quasi impossibile sarebbe confrontare un 300 mm f 2,8 di vent’anni fa, con un 300 mm f 4 di oggi, per il semplice motivo che la tecnologia e l’ottica, oggi, hanno fatto passi in avanti inimmaginabili solo un decennio addietro.

Il fattore luminosità 

Leone; Nikon F90 X; Nikkor 300 f4 af
Leone; Nikon F90 X; Nikkor 300 f4 af

Quando poter usufruire di un diaframma in più può essere determinante ? Oggi, con le moderne reflex digitali, è possibile alzare gli iso, quando le condizioni di illuminazione sono scarse. In un certo senso, quindi, è possibile ovviare alla mancanza di un diaframma di luminosità in più. In certi tipi di fotografia, però, quel diaframma è ancora determinante, basti pensare alla fotografia sportiva, alla caccia fotografica, alla fotografia in teatro, insomma a tutti i generi in cui capita spesso di scattare in luce scarsa e serve un tempo di posa sufficientemente veloce per fermare il soggetto. Alzare troppo gli iso, provoca, infatti, il problema del rumore digitale che diviene man mano più elevato. Tra l’altro, guardare nel mirino di una reflex, con un’ottica f 2,8, restituirà un’inquadratura più chiara e luminosa, rispetto ad una con montata un’ottica f 4.

Lo sfocato 

Cervo maschio adulto. Nikon D700; Nikkor 300 f4 af
Cervo maschio adulto. Nikon D700; Nikkor 300 f4 af

Lo sfocato con un diaframma f 2,8 è maggiore rispetto ad un’ottica f 4. Da tener presente, però, che un tele come il 300 mm restituisce comunque un’immagine con ottimo sfocato anche ad f 4. Ovvio, diamo per scontato la presenza, in entrambi i casi, di un diaframma con lamelle ben arrotondate e ben costruite, praticamente sicura in ottiche di questa qualità. Non definirei, quindi, il diaframma in più importante in questo caso.

Moltiplicatore di focale

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Nikkor 300 2,8; Foto © Nikon / Nital

Considerando la perdita di luminosità di un’ottica, con associato un moltiplicatore di focale, pari al fattore di moltiplicazione (2 diaframmi per un 2 x; 1 diaframma per un 1,4 per; 1,5 diaframmi per un 1,7 per), in questo caso, il 300 mm f 2,8 è molto più versatile e rimane, comunque un’ottica molto luminosa. Con un 2 x, ad esempio, diviene un 600 mm f 5,6, quindi un supertele comunque piuttosto luminoso. Il 300 mm f 4, invece, diverrebbe un 600 mm f 8, quindi più problematico da usare in luce scarsa e anche con auto focus più lento.

Peso, ingombro e trasportabilità 

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Canon 300 2,8; Foto © Canon / Canon Italia

Il 300 mm f 2,8 è un’ottica molto pesante e ingombrante (circa 3 kg o più). Il modello 300 mm f 4 è più leggero (circa 1,2 kg), poco ingombrante e più facilmente trasportabile. E’ una focale che ancora si può usare a mano libera. Anche il f 2,8 può essere utilizzato a mano libera, se stabilizzato, o magari aiutandosi col solo monopiede; immaginate, però, di aver passato un’intera giornata a fotografare, magari camminando molte ore e di dover scattare una foto, a mano libera, col 300 mm f 2,8; la stanchezza favorirebbe il verificarsi del micro mosso. Il 300 f 4, invece, fornisce qualche garanzia in più, in questo senso.

Costo 

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Canon 300 4; Foto © Canon / Canon Italia

Fattore non certo di poco conto, il 300 2,8 costa parecchio. Il diaframma in più si paga molto di più. In casa Nikon, il 2,8, costa circa 6500 euro, il fratello minore, “solo” 1700 euro. Per Canon il 300 2,8 costa circa 6000 euro, mentre il 300 f 4, viene circa 1700 euro. Nell’usato ci sono occasioni interessanti in entrambi i casi, ma soprattutto, per i modelli f4 che si possono trovare a cifre inferiori ai 1000 euro.

D800: Nikkor 300 2,8 AFS; f2,8, 1/500 di secondo. Treppiede.
Nikon D800, Nikkor 300 2,8 AFS; Nikkor AFS 1,4; f4; 1/125. Un moltiplicatore 1,4 per aumenta la focale, portandola a 420 mm, mantenendo una luminosità massima ancora notevole, ovvero 3,92 (arrotondiamo a f 4)

 

 

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