Reflex o Mirrorless? Quale scegliere in montagna e natura?

Fuji XE 1; XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS; 1/125, f8, iso 200, Misurazione Spot. Uno scatto al volo, a mano libera grazie anche alla leggerezza della fotocamera. Il sole stava proprio tramontando e rimanevano solo le nubi illuminate, contro la silhouette scura delle cime.

Se la fotocamera è uno strumento per ottenere delle immagini, ad oggi, oltre alle compatte, alle bridge, alle telemetro e alle reflex, si sono aggiunti gli smartphone e, soprattutto, le mirrorless. Tralasciando l’argomento foto – cellulare, del quale vi abbiamo parlato in questo post (Fotografare con il cellulare o con una semplice compatta) , mi soffermo sul sempre più atroce dubbio di foto- escursionisti, trekker ed escursionisti: REFLEX O MIRRORLESS ? Ovviamente non si tratta di un test tecnico e analitico, ma di alcuni ragionamenti più personali, maturati in esperienze recenti. Personalmente, da diversi anni, sono abituato a scattare con la reflex, un pesante corredo Nikon, comprensivo di tutto ciò che serve per ogni genere fotografico, dal paesaggio, alla macro, alla foto panoramica, agli scatti di animali e al reportage. Ovviamente le varie ottiche vengono selezionate di volta in volta, a seconda del genere fotografico da affrontare. Personalmente ritengo che la reflex rimanga lo strumento fotografico d’elezione, il migliore e il più versatile per chi scatta in montagna e natura. Le Mirrorless sono macchine fotografiche di qualità, molto più leggere e poco ingombranti, per la maggior parte, dotate di ottiche intercambiabili. Muovendosi in montagna, magari per escursioni o ascensioni impegnative, il minor peso, sicuramente, può fare la differenza.

Durante AsinaleAlpi 2013, un lungo trekking di 160 km di sentieri, sarebbe stato comodo e più agevole utilizzare un corredo mirrorless, invece della pesante Nikon D800 con relative ottiche: 24 – 70 2,8; 70-200 4; fish eye 15 2,8.

Una reflex professionale può pesare tranquillamente anche 1,5 kg, solo corpo. In media, possiamo dire che il peso di una fotocamera con sensore di formato FX sia di circa 800, 900 grammi, ai quali si devono, ovviamente, aggiungere peso e ingombro delle ottiche. Una mirrorless APS-C, di qualità e già di per sé pesante, come le mia Fuji X E 1, pesa circa 350 grammi, solo corpo, per un ingombro di  129 x 75 x 38 mm. Leggermente più pesante la Fuji XT 2, ma comunque molto più leggera e maneggevole di una reflex. Si deve poi aggiungere il peso delle ottiche, ma il concetto di base non cambia: ovvero leggerezza e maneggevolezza rimangono la caratteristica migliore di queste fotocamere. Tra l’altro il sensore Fuji è decisamente grande, ovvero è un formato DX, come quello delle reflex aps-c. Durante un lungo trekking, come “AsinarLeAlpi 2013“, 160 km a piedi con gli asini dal Bianco al Rosa, una mirrorless, leggera, ma performante, sarebbe stata la scelta migliore. Esistono anche mirrorless più leggere, ma hanno un sensore rispettivamente più piccolo, a volte troppo piccolo, affinché possano reggere il confronto con una reflex full frame.

Durante un’escursione in bicicletta, la trasportabilità e il ridotto ingombro sono elemento essenziale e rendono decisamente preferibile la mirrorless. Un corredo con macchina fotografica e un paio di ottiche si può riporre tranquillamente in una apposita sacca da bicicletta. Parco del Ticino. Fuji XE 1; Fuji 18-55 2,8 / 4

Ovvio, invece, che confrontando la qualità di sensori delle stesse dimensioni, dal punto di vista qualitativo, il risultato è lo stesso, o meglio non dipende certo dalla presenza dello specchio o meno. Il mirino, a mio avviso, rimane ancora notevolmente ad appannaggio della reflex, ove lo specchio, vince ancora sul mirino elettronico. E’ più chiaro, luminoso e nitido. E’ anche vero che i modelli più recenti di mirrorless sono migliorati parecchio anche da questo punto di vista, soprattutto nella resa in esterni e in controluce, quando i primi modelli soffrivano un pò in queste condizioni. In definitiva, confrontando mirrorless di qualità, con reflex di qualità, con sensore delle stesse dimensioni e con ottiche valide, diventa veramente difficile, quasi impossibile, notare differenze dal punto di vista prettamente qualitativo, per lo meno per quello che riguarda l’immagine in sé stessa. Notevoli sono, invece, le differenze di impostazione, il peso e l’ingombro e l’uso che si intende fare della fotocamera, magari valutando anche il tempo che si intende dedicare alla fotografia, durante un’escursione. Per una scalata o un trekking impegnativo, potersi muovere più agevolmente diviene un vantaggio determinante, o quasi. Per ambiti della fotografia più specialistici, come la macro, gli animali o comunque per tutte le sessioni fotografiche ove la parte dedicata all’immagine è preminente rispetto all’escursione, la reflex rimane lo strumento più versatile.

Un cervo maschio fotografato con la reflex e con un teleobiettivo zoom regolato a 400 mm. Nikon D 300; Nikkor Vr 80 -400 4,5 / 5,6. Se avessi usato una fotocamera mirrorless, con un sensore di dimensioni analogo a quello dx della reflex di cui sopra, avrei avuto necessità di utilizzare comunque una focale lunga 400 mm, quindi non proprio leggera. Il vantaggio della leggerezza, quindi, in casi come questi non sarebbe così evidente. Scatto dedicato a Lorenzo che, in tutti i corsi di FotoPerCorsi, dice che il Cervo è imbalsamato e che lo carico in automobile! Tanto ho il tettuccio apribile, per lasciare uscire le corna.

 

La Roisettaz, in Valtournenche. In una giornata di brutto tempo, a volte si scatta poco o nulla e si preferisce lasciare la reflex a casa, approfittando del minor peso e ingombro della mirrorless, per la quale un piccolo posto nello zaino si trova sempre. Ci sono momenti, però, in cui il diradarsi delle nubi può creare effetti interessanti. Una maneggevole mirrorless nello zaino, pesa pochissimo e consente di non perdere l’attimo. Fuji XT 2; Fuji 55-200 3,5 / 4,8. Questa foto fa parte del mio progetto “Una Montagna per Tante Foto”, trovi qualche info in più qui: Paesaggio Interpretato, una montagna per tante foto

 

Uno scatto preso al volo, dal finestrino dell’auto, durante un trasferimento, tra un appuntamento e l’altro, il classico uso che faccio, ad oggi, delle mirrorless. Fuji XT  2; 18-55mmF2.8-4 R LM OIS N/S: 32.. 1/280 sec; f/4,0; ISO 200, Misurazione Spot

E Sony mirrorless full frame?

Sony, invece, con le sue mirrorless full frame, merita un ragionamento a parte. Ho avuto modo di provare una Sony a7 II ILCE-7M2 , grazie ad un alunno di un mio workshop: ottimamente costruita, solida, robusta, con ottiche qualitativamente eccellenti (Ho scattato con 24 – 70 2,8 G master; 85 1,4 G master; 100 2,8 macro). Il problema, a mio parere, rimane il fatto che la fotocamera mirrorless full frame pesa meno di una reflex full frame, ma le ottiche, ovviamente, hanno peso e ingombro praticamente uguale o molto simile: un 24-70 2,8 per mirrorless full frame, o per reflex full frame, pesa più o meno lo stesso. Per me, quindi, che utilizzo mirrorless per questioni di peso e ingombro, la scelta della Sony Full frame sarebbe meno vantaggiosa. Anche in questo caso, francamente, la qualità del mirino elettronico non mi è sembrata per nulla paragonabile a quella di un mirino reflex.

 

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